Emozioni senza tempo

 Emozioni senza tempo 


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Le stagioni in montagna cambiano in fretta, ci mette poco ad arrivare l’inverno con la prima neve ed i primi freddi. Quando il Cermis imbianca, per noi Cavalesani è il segno che la stagione invernale è alle porte. La neve è vita per il paese. Porta benessere, ricchezza e allegria. 

Come tutti gli operatori del settore l’arrivo della prima neve rappresenta sicurezza di una buona stagione. Se poi è abbondante tanto meglio. 

C’è da dire però che con le tecnologie a disposizione oggi, l’ansia da scarsità di neve si è notevolmente ridotta. Le buone sciate sono garantite per tutto l’arco della stagione ed i pomeriggi in salotto a guardare le “piste verdi” sono un ricordo lontano.
Anche i costi si sono notevolmente ridotti in virtù del fatto che i materiali e le attrezzature sono facilmente noleggiabili e quindi per i “non habitué” la necessità di acquistare costose attrezzature è sparita. Inoltre, a differenza di tempo fa quando una volta acquistata l’attrezzatura la si teneva per 10 anni, il noleggio permette di provare materiali all’avanguardia e le ultime novità nel campo delle attrezzature. 

Rispetto al passato, anche i non sciatori, normalmente costretti a lunghe attese nelle baite, negli chalet o nei saloni degli alberghi, oggi possono impiegare il tempo in attività di vario genere. Per questo le strutture ricettive, ed io ne sono una promotrice, si sono specializzate nel far apprezzare la montagna anche d’inverno. Oltre allo sci accompagnato, al Veronza per esempio, organizziamo molte escursioni a piedi o con le ciaspole nei boschi circostanti l’albergo, oppure visite guidate nei paesi vicini e caratteristici e degustazioni gastronomiche in tutta la Val di Fiemme. Oppure direttamente in albergo vengono organizzati il risveglio muscolare al mattino, tornei di vario genere, balli di gruppo, acqua gym, spettacoli serali... insomma “una Vacanza ricca di scelte ma in piena libertà”. 

Anche il dopo sci si è notevolmente migliorato con un’ampia offerta di strutture per passare pomeriggi e serate sempre diversi. Chi non vuole uscire e rimanere in albergo, può rilassarsi in piscina, al centro benessere o fare un po’ di attività fisica in palestra. Tutto ciò in completo relax ed in qualsiasi momento anche per i genitori in quanto i bambini possono essere affidati ad esperti animatori durante tutto l’arco della giornata. 

Questo cambiamento radicale ha mutato notevolmente il modo di intendere la vacanza rispetto al passato. 

Alcune cose però, fortunatamente non sono cambiate. Le cose più importanti, le Emozioni che si provano quando nevica, quando si scia, quando si esce in compagnia per una passeggiata e si respira l’aria pura e fresca in una giornata di sole, la gioia dei bambini che giocano spensierati sulla neve, una cena in baita, una pattinata sul ghiaccio, l’ebrezza di una discesa con lo slittino, una bella cioccolata calda e fumante nel rifugio, e tante altre ancora tutte inserite in un contesto di montagna in inverno.
Vi faccio qualche esempio personale:
Ripenso all’inverno scorso quando salutavo una famiglia che stava partendo per tornare a casa dopo una settimana di vacanza passata nell’albergo che “dirigo”. Mi è rimasta particolarmente impressa quell’aria felice misto tristezza di loro figlia. Chiudo la porta del mio ufficio in un sabato caotico di arrivi e partenze e mi perdo per un attimo nei miei pensieri. 

Una della frasi che ricordo tra i tanti insegnamenti di mio padre è quando mi scrisse: 

“Già, ora sei maggiorenne: sei la benvenuta nel mondo degli adulti. Se però dobbiamo confessarti una piccola cosa, sappi che per noi è solo passato un altro anno, tu sei la nostra bambina di sempre. Nel cuore dei genitori le date non contano nulla. Si dice che esternare certi sentimenti è come rompere l’incanto, ma noi te lo diciamo lo stesso: Ti vogliamo bene. Per questo, ancor di più, sentiamo il preciso dovere di dirti che la maggiore età porta con sé un peso enorme: la Responsabilità. Fermati alla sua fonte, allenati e prendine quanto basta, chi non la sente non sarà mai veramente grande”. 

Ed io quella frase l’ho messa in pratica. Ho avuto la fortuna di poter dedicare il mio tempo libero nel praticare tanti sport, provarli, allenarmi, capire quale fosse quello più indicato a me, quello che mi piaceva di più per poi dedicarmici con maggior impegno. Ho avuto la fortuna di vivere un’infanzia all’insegna del divertimento, perché sempre mio padre mi diceva: ”Il tuo lavoro adesso è quello di giocare!” 

È proprio quel pensiero che mi è balzato in mente quando mi sono seduta dietro la scrivania del mio ufficio, guardavo fuori dalla finestra, avevo lo sguardo rivolto verso il Cermis. Nevicava! In quel momento sono tornata bambina. 

“Ricordo ancora, tanto tempo fa, una sorprendente nevicata ha spalancato gli occhi di noi alunni che a bocca aperta, incollati ai vetri della finestra della classe, abbiamo ammirato la danza dei fiocchi di neve. “È bianca, è soffice proprio come un batuffolo di cotone...”. Come la neve anche il cotone danza scendendo a terra... Perché? Abbiamo allora sperimentato la caduta di oggetti più o meno pesanti ed abbiamo scoperto che il cotone scende lentamente perchè è leggero come la neve”. 

L’emozione che ho provato allora mi diverto a riviverla oggi nel vedere, ogni volta quando nevica, gli occhi spalancati e felici di mia figlia o dei bambini che vengono in vacanza e di conseguenza in quelli degli adulti. Li osservo e capisco che l’emozione che avevo io allora ce l’hanno anche loro oggi. Ed anche oggi, allo stesso modo di ieri la neve è bianca, è soffice proprio come un batuffolo di cotone... e come la neve anche il cotone danza scendendo a terra. 

“Ricordo quando con i gommoni scendevamo giù da una discesa innevata ma non facevamo a gara a chi arrivava prima, ridevamo a crepapelle durante tutta la discesa e vincevano tutti coloro che arrivavano. Se cadevi ti rialzavi e ripartivi e magari tornavi a casa con qualche graffio. Un graffio che contava molto meno rispetto all’emozione che si era provata durante il giorno e che ti saresti portato dietro per tutta la vita”.

Oggi mi basta vedere un bambino che gioca sulla neve per farmi riemergere quella sana sensazione e perché no, provarla io stessa mentre gioco a tornare bambina insieme a mia figlia in groppa ad uno slittino. 

L’emozione prevalente è quella della spensieratezza, poi quella del divertimento e della felicità. Una felicità naturale, non ricercata. Autentica. Vera! Oggi tutti noi adulti andiamo alla ricerca della felicità, chi attraverso l’amore cercando l’anima gemella, chi attraverso il denaro, chi aspetta che la fortuna arrivi un giorno per caso e lo baci in fronte. Se solo riuscissimo a non dimenticare, se solo prestassimo un po’ più di attenzione ai bambini quando giocano felici con poco, se ci facessimo aiutare da loro a cogliere il succo della sana felicità... vivremmo sicuramente in un mondo migliore. E mi accorgo che molte persone in vacanza riescono a far riaffiorare quelle belle sensazioni che nella routine della vita quotidiana difficilmente ricordano. Insomma la vacanza in montagna io personalmente la vedo come un toccasana non solo per il corpo ma soprattutto per l’anima e lo spirito. L’aria che si respira la sera in albergo, dopo una bella giornata passata all’aria aperta, è il risultato di un’esplosione di emozioni vissute ognuno a proprio modo. 

L’obiettivo di oggi, ed anche il mio, è proprio quello di far apprezzare la montagna anche d’inverno, come dice il nostro motto: “far vivere un’esperienza speciale guidati da esperti ed appassionati in modo coinvolgente ma discreto”. 

“Ero davanti al cancelletto di partenza, il mio allenatore mi riscaldava i muscoli, sentivo un gran freddo, nevicava. Indossavo i miei sci Rossignol che avevo ricevuto come regalo di Natale due anni prima. Ero emozionata. Le condizioni metereologiche non erano buone e per questo mi sentivo sfortunata e non speravo minimamente di vincere. Se potessi adesso motivare quella bambina che stava per affrontare quella gara di sci le direi che non stava nevicando solo per lei ma per tutti”. 

Oggi quando metto gli sci e quell’aria fredda mi pizzica il viso mentre mi lascio trasportare dalle onde della neve guidata dai carvin che non sento miei ma che sono all’avanguardia provo una libertà tale che mi fa dimenticare qualsiasi problema, apro il cuore, sorrido e mi carico di quell’energia positiva che mi resta dentro a lungo. Poi alla fine della discesa mi fermo di scatto con una “spazzata” in ricordo dei vecchi tempi come facevo quando ero bambina, osservo le scie che ho tracciato sulla pista e divento consapevole che le belle EMOZIONI ti aiutano a vivere meglio. 

In conclusione posso constatare che molte cose cambiano e sono contenta perché ciò dimostra che l’uomo è in continua evoluzione, il cambiamento è alla base del progresso. Un progresso che in questo caso ci ha aiutato ad affrontare meglio la quotidianità mettendoci a disposizione tecnologie all’avanguardia, risparmio di denaro, sicurezza, più possibilità di divertimento e maggiore scelta. Ci sono tuttavia emozioni eterne e senza tempo, senza età. Emozioni che si provano da bambino, da adulto e da anziano alle quali dobbiamo e vogliamo a darci per avere la garanzia di non perderci nella troppa velocità del progresso, apprezzare ogni singolo instante e comunque rimanere al passo con i tempi. 

La Val di Fiemme per me, per i bambini di ieri e di oggi, per i miei genitori e per i vostri, per tutti gli adulti e per gli anziani, per Sara (la ragazzina che è partita oggi) e per il suo papà... 

“Oggi come ieri... un campo di allenamento per la Vita!” 



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