"L'importanza di prestare attenzione ai messaggi"

  Salò, 2000, tempera su carta - "Il Lampione" - (30 x 22 cm) - (Giuliana Barretta - g.)


Galleria

Ero nel periodo di "Partirò per un viaggio", nel periodo del "Veliero", del "Golfo di Salò" (che ancora non ho pubblicato), della "Petacci" (anch'esso ancora nascosto) e chissà che significato avevo dato a questo dipinto... 

Non nego che sarei curiosa di saperlo, forse lo stesso che gli do oggi?

Ma poi che importa... 

Ho letto un giorno, e mi piace pensarla così, che l'evoluzione è costituita da tre "fasi": 
quella statica, quella del cambiamento ed infine quella della saggezza.
Ovvio no? Certo, ma adesso vi spiego il "viaggio che mi sono fatta".

La mente ha bisogno di tutte e tre le "fasi". Infatti per arrivare alla terza dobbiamo viverle tutte prima. Quindi nessuna fase è "negativa" ma di "riflessione" perchè ci fanno evolvere (ognuno di noi a modo proprio e in base alle nostre condizioni) alla terza fase, in "saggezza", o in benessere, felicità, soddisfazione, serenità... chiamiamola come vogliamo.

Non possiamo però stare sempre nella terza, nemmeno una volta raggiunta, ma ogni tanto dobbiamo scendere alla seconda, nel cambiamento. Per apprendere ancora.

Se lo prendi come qualche cosa di necessario, allora... è costruttivo.
Allora... quella parola "negativo" 
(che può essere il momento, la situazione, il periodo, anche la persona che incontri)
potrà trasformarsi in altro, in qualcosa di necessario per raggiungere la "tua Leggenda".

Se lasci la mente libera puoi cogliere quell'attimo "fugace" perchè tu possa apprendere. Ma sono frazioni di secondo in cui ti arriva l'illuminazione, che ti si accende quella lampadina, ed arriva attraverso un "messaggio".
Dobbiamo quindi essere sempre aperti altrimenti ci perdiamo quell'attimo.

Ma poi che importa...
perciò.

Di sapere quale significato avevo dato allora al mio dipinto.
Importa quello che trasmette singolarmente ed "in questo momento" ad ogni singola persona che lo osserva.  


Oggi la mia stima e il mio pensiero sono dedicati a chi, in un periodo così difficile, è riuscito a vedere oltre. A chi, trovandosi nella notte buia, ha avuto la fortuna e la prontezza di accendere non solo una "lampadina" ma un lampione che lungo la via gli ha indicato la strada, a chi con pazienza e senza perdersi d'animo lo ha aspettato e a chi lo ha cercato disperatamente e con fatica alla fine lo ha trovato.

Auguro a tutti, e dedico il dipinto "Il lampione" soprattutto a chi ancora ne è in cerca... di trovarlo al più presto affinché possa accenderlo e ricevere tutta la luce e la pace che ognuno di noi si merita. 


Commenti

  1. Andare oltre... cogliere l’essenza dell’attimo “fugace” per procedere verso il domani. Con la certezza che, anche se incontreremo l’incognita del buio e del gelo, da qualche parte esiste la luce, forse proprio la luce di un LAMPIONE.
    Mi immergerò più volte, Giuliana, nella tua opera. Ascolterò i suoi messaggi immersi nei colori e nelle forme.
    Ne farò tesoro, soprattutto in questo periodo, che sembra non avere fine, di pandemia.
    Ma come hai sottolineato tu, potremmo coglierlo come sfida, come opportunità per buttare via il superfluo e coltivare nuovi germogli.
    Grazie per questo tuo dono. sandra

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

"Il passato è un bagaglio di esperienza ma dobbiamo lavorare sul nostro presente e viverlo adesso"

"Noi siamo quello che pensiamo"

"La consapevolezza di esistere"