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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

"La Marcialonga dei bisonti

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    La  Marcialonga  dei bisonti Un forte applauso al vincitore, oggi lo svedese Emil Persson che ha battuto in volata il norvegese Tord Asle Gjerdalen,  ma anche all’ultimo; “ l'ultimo e il primo…  "poiché la Marcialonga è si una competizione agonistica ma è anche una prova di volontà che pone tutti sullo stesso piano” . E’ per questo che decido di pubblicare l’articolo “La Marcialonga dei bisonti”. Voglio ricordare tutti   quegli atleti che ogni anno si schierano numerosissimi in griglia e danno il massimo per portare a termine nel migliore dei modi la competizione. Quella gara così dura da essere considerata quasi “un banco di prova” per tutti, professionisti e… gente comune. La loro partecipazione oggi non è stata così massiccia come quella delle passate edizioni ma comunque di tutto rilievo visto il periodo storico che si sta attraversando. Oggi, moltissimi di loro non sono stati i protagonisti ma di certo hanno tante storie da ricordare e raccontare.  I o ve ne racconto

"L'importanza di prestare attenzione ai messaggi"

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   Salò, 2000, tempera su carta - "Il Lampione" -  (30 x 22 cm) -  (Giuliana Barretta - g.) Galleria Ero nel periodo di "Partirò per un viaggio", nel periodo del "Veliero", del "Golfo di Salò" (che ancora non ho pubblicato), della "Petacci" (anch'esso ancora nascosto) e chissà che significato avevo dato a questo dipinto...  Non nego che sarei curiosa di saperlo, forse lo stesso che gli do oggi? Ma poi che importa...  Ho letto un giorno, e mi piace pensarla così, che l'evoluzione è costituita da tre "fasi":  quella statica, quella del cambiamento ed infine quella della saggezza. Ovvio no? Certo, ma adesso vi spiego il "viaggio che mi sono fatta". La mente ha bisogno di tutte e tre le "fasi". Infatti per arrivare alla terza dobbiamo viverle tutte prima. Quindi nessuna fase è "negativa" ma di "riflessione" perchè ci fanno evolvere (ognuno di noi a modo proprio e in base alle nostre

I "Ragazzi nel deserto" siamo noi

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  Cavalese 2005, acrilico su tela - "Ragazzi nel deserto" -  (40 x 50 cm) -  (Giuliana Barretta - g.) Galleria I "Ragazzi nel deserto" siamo noi. Siamo gente comune che all'improvviso si è ritrovata a vivere in una situazione nuova, diversa dalla precedente, ma che ha la fortuna di possedere  la libertà di pensiero, di poter riflettere, di rendersi sempre più consapevole di ciò che gli succede ed in base a ciò cambiarlo o migliorarlo. Ho deciso di proporre questo dipinto adesso perchè alimenta in me una riflessione che desidero riportare e soprattutto perchè mi trasmette un senso di pace, di serenità, di  semplicità .   Noi accumuliamo sempre perchè pensiamo che riempire è bene, riempiamo materialmente, riempiamo mentalmente e riempiamo spiritualmente. Forse nella "semplicità" si starebbe meglio.  L'essere umano è per natura un "accumulatore" ma poi alla fine tante cose realmente non gli servono. Quindi accumulare per cosa? Per creare sem