"Noi siamo quello che pensiamo"

  Acrilici su tela - "Volti" - (Giuliana Barretta - g.)


Cavalese 2016


Rimini 2020 (50 x 40 cm)



Rimini 2020 (50 x 40 cm)



Rimini 2021 (50 x 40 cm)



Rimini 2021 (50 x 40 cm)


Tutto nasce da dentro e penso che la mente e l'inconscio debbano collaborare per cercare un sistema in cui trovare il nostro benessere. Quando mentalmente siamo forti, lavoriamo su noi stessi e niente ci può toccare perchè siamo protetti.


La prima cosa da fare è non giudicare e non giudicarci. Osservare noi stessi aiuta a capire gli altri, è un allenamento, duro all'inizio, poi sempre di meno. E' un po' come se aprissimo una porta ed entrassimo in una città che non conosciamo. Poi prendiamo quello che è buono per noi ed abbandoniamo ciò che non lo è.

Noi siamo quello che pensiamo, ogni persona è fatta a se. Nella vita accumuliamo delle esperienze e quelle situazioni lasciano dei segni che porteremo avanti per tutta la vita. Ci fanno crescere ed evolvere ma c'è anche il rischio di cadere nella trappola delle "convinzioni", che molte volte sono controproducenti.

Ci sono poi quelle persone che toccano quella nota che risuona dentro di noi, ma quella nota è nostra. Alle volte è come se quelle persone fossero simili a degli strumenti. Partono così delle convinzioni sbagliate, come progettare negli altri qualcosa di nostro.
Capire allora quello che succede ed averne la consapevolezza è fondamentale. Qualcosa di tuo che dai a qualcun altro, ma in fondo sono cose nostre. Sono proiezioni della nostra vita sugli altri. Noi siamo quello che pensiamo, lo progettiamo e lo trasferiamo all'esterno. Se penso qualcosa di me, io stessa con il mio pensiero che sto mandando fuori faccio si che venga confermata attraverso le persone. Le esperienze sono solo le nostre, le persone che incontriamo ci aiutano a fare esperienze e ad imparare.

In questo senso le persone molte volte si possono ridimensionare e capire. Allora bisogna fare chiarezza nei rapporti, chiuderli o viverli in maniera diversa. La cosa fondamentale è mantenere la nostra essenza, mantenere quello che noi siamo ed accettare le persone tali così come sono. Certo si possono cambiare delle abitudini ma quando non possiamo esprimere la nostra essenza, quello che siamo, all'inizio possiamo trovare dei sotterfugi, ma alla fine ti si ritorcerà contro.


Voglio allora proporre questi volti, visi stilizzati di gente comune che oggi c'è, forse non più o che magari ci sarà. Persone diverse tra loro, diverse da noi, che potrebbero assomigliarsi o magari assomigliarci. Volti che non hanno un legame, o forse si,  ma nei quali adesso, in questo preciso istante, troviamo un filo conduttore: li stiamo osservando. Ecco, appunto ... "osservando", non giudicando. 
Loro di certo non lo fanno con noi ma se mai dovesse venirci il dubbio guardando la loro espressione oppure fissandoli intensamente negli occhi, ricordiamoci che ogni persona è fatta a se e soprattutto che noi siamo esattamente quello che pensiamo

Commenti

  1. complimenti.per i dipinti ma ancora di piu' per le belle cose che hai scritto.Il tuo papa sarebbe molto orgoglioso di te. Ti auguro tanta fortuna

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